
Amici, per me le cose sono assai serie
Fino a ieri vivevo al caldo e al riparo dalle intemperie
Tazze di latte e cereali a volontà
Vivevo beato come un pascià
Letto di paglia sempre pulito
Giorno e notte servito e riverito
Finché stamattina
sul fornello in cucina
ecco un gran pentolone
con su scritto “brodo di cappone”
Per non finire nel lesso
son scappato, non son mica fesso!
A me è toccato lo stesso destino
Mesi a dirmi “che bel maialino”
A rotolarmi nel fango, ma che spasso!
E diventavo sempre più grasso.
Di giorno passeggiate all’aria aperta
E alla sera un bagno caldo e una morbida coperta
Frutta, verdure, pasta e patate
Mamma mia che grandi abbuffate
Poi, oggi, i miei amici son spariti tutti
In una stanza con su scritto “Prosciutti”
Quando ho capito che sarebbe stato il mio destino
Son fuggito, non son mica cretino.
Compagni, come vi capisco!
Cantiamo tutti lo stesso disco
Mi hanno abituata ad avere tutto ciò che voglio
Paglia, fieno, erba medica e trifoglio
In cambio il casaro voleva del gran latte
E io e le mie compagne a produrne come matte
Dalla sera alla mattina a mangiar foraggio
Perché lui potesse fare il suo formaggio
E ora che sono stanca e di latte non ne faccio più
Lui è lì pronto a buttarmi nel ragù.
Amici mi unisco al coro delle vostre sventure
Che ho appena visto realizzate tutte le mie paure
Mangiavo orzo, avena e ogni tipo di cereale
Vero lusso! Trattamento da manuale
O così credevo fino a stamattina
Durante la mia consueta passeggiata in collina
Quando sulla porta della cucina
Ho letto “oggi stracotto di somarina”.
Dunque, siam d’accordo, non ci resta che scappare
Ma qualcosa ci dobbiamo inventare
Sì, qui si deve pur mangiare
Un’opzione potrebbe essere occupare
Macché! Ormai non è più in voga nemmeno da queste parti
Meglio che ci diamo alle arti
Potremmo aprire una locanda
Oppure che ne dite di suonare nella banda?
Nota: Era da Natale che volevo scrivere questa storia.
Quando, da @_amaaro_ , ho riso con Martino chiedendogli di aiutarmi a scegliere i quattro animali simboli della nostra terra, da impilare - appesi uno sull’altro - come i più noti musicanti di Brema. 🐓 🐖 🐄 🫏
E siccome è una storia del passato, volevo scriverla alla maniera del passato. Con la lettera 35 di mia madre. Forse Davide la illustrerà, un giorno.
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